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- 12 aprile 1997 - ore 22.30
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Fernando Aguiar (Portogallo) nonostante
la giovane età , è già un poeta affermato nell'ambito
della sperimentazione lusitana. Poeta visuale, performer, riesce a coniugare
perfettamente il movimento, e l'elemento linguistico, spesso lui stesso
costruisce sul palco delle vere poesie viventi, usando lettere, voce e corpo.
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Eric Andersen (Danimarca) nome storico di Fluxus,
capace sempre di creare raffinate performances dove l'elemento concettuale
si sposa al tratto graffiante, talora in chiave sociale, talora in chiave
esistenziale. Sempre puntuale nell'evidenziare le contraddizioni linguistiche,
e trarne suggestive trame performative.
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Endre Szkarosi (Ungheria) eccellente performer,
dotato vocalmente, usa la voce come elemento incantatore. Coltiva un rapporto
con la musica (ha anche all'attivo collaborazioni con gruppi rock), e ha
sempre un forte impatto col pubblico, in virtù sia della forte presenza
scenica sia per l'alta spettacolarità della sua performance.
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Ultrash (Enzo Berardi e Danilo Diggià), si
ispirano appunto al Trash, e nelle loro esecuzioni, sempre molto pulite e
precise, come la loro lunga militanza nel teatro ha loro insegnato, riescono
a riportare il tratto vocale, il tratto iterante, al livello di vero
protagonista.
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Xavier Sabater (Spagna) polipoeta, vero dominatore
dell'underground barcellonese, grande animatore di 'veladas polipoeticas',
dal palcoscenico riesce a comunicare forti sensazioni, usa la musica come
supporto, usa il catalano come lingua base, e spesso nei suoi poemi pone
l'accento sociale.
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Ide Hintze (Austria) poeta multimediale, proviene
da esperienze di videopoesia, si è via via specializzato in perfette
esecuzioni polifonetiche, a base di ritmo e velocità, sempre ben
rapportate alle tonalità e ai significati linguistici che sono poi
in fondo i veri protagonisti delle sue performances.
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